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Partiamo pure con la premessa che se non vi piace questo libro siete delle persone orripilanti. Ma di quelle brutte davvero eh, che stanno tutto il giorno a rimuginare su un sacco di roba e alla fine sospirano afflitte. Sono drastica? Potrebbe essere (o meglio, sì), ma è per darvi un'idea più che limpida della situazione.
Il Porto Proibito è una storia che vi abbraccia per un lasso di tempo sufficiente a farvi sciogliere completamente, a farvi affascinare con bellezza e con anche una buona dose di dolore. 


Vi trovate in mano un fumetto dove le navi di Turconi filano via veloci, dove vedete e quasi toccate voi stessi le vele. È uno stile che si guadagna ragione facendo sempre più sua la storia che viene raccontata. I tratti quasi disneyani (vedi la carriera di questi due) sono perfettamente coerenti con quello che ci si presenta di fronte, con i volti scuri dei marinai, con i capelli di Rebecca.
Ed ecco infatti perché cadrete in fallo più volte, inciampando sul vostro cuore che verrà poi calpestato ancora e ancora. I personaggi sono meravigliosi, capaci di non farvi pensare a nient'altro che a loro per tutta la durata di questo viaggio, sono onesti in una maniera assurda. In una storia fatta di marinai, ragazzi senza memoria, bordelli e capitani con una corazza che non vogliono togliersi di dosso abbastanza, cadere in fallo sarebbe stato facilissimo. E invece. Invece abbiamo in gioco esseri umani che ci sembrano quasi veri, e ci sentiamo a nostro agio nel leggere una storia di naufragi e misticismo. 
È un dinamismo che non pesa affatto, un tumulto continuo che si srotola però a favore di una comprensione che porta stupori e malinconie che non stuccano mai. 


Sembra tutto troppo bello? Lo è. Se aggiungiamo poi il fatto che leggendolo vi ritroverete tra le mani ballate, sea shanties, poesie romantiche, Coleridge a palate, io dico che è il momento giusto di prenderlo subito. 
L'aria che si respira è quella pulita, pungente, anche un po' cattiva di quei posti che ti affascinano da morire, dove ci sono quelle persone che ami tantissimo e quelle storie che, come questa, vorresti leggere ancora e ancora.

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