Monthly favourites | luglio.

Un mese durante il quale sono stata fagocitata dalle ansie. Non è una novità, no, ma sharing is caring e va bene così. 
A parte l'orripilantemente imbarazzante "Forbidden" (ragazzi, ma neanche col buon vecchio trucco dell'incesto ce la facciamo? Direi di no), le mie letture sono state molto buone. 
Ho saltellato un po' qua e là, a caso, ispirata da niente che non fosse la noia o il bisogno di starmene attenta e vigile con il naso appiccicato alle pagine.

  • Last days of California, Mary Miller. Prendete due cose che vengono raccontate un sacco di volte (gli americani ne vanno ghiotti): road trip e adolescenti che pensano troppo. Prendete questi due elementi e tirateli, maltrattateli, spogliateli e metteteci un po' di sana cattiveria. Ecco fatto. Bellissimo.
  • Al mare, Eric de KuyperUn libro che sa di intonaco, sabbia tra i capelli (banalmente e giustamente), tovaglie pulite. Partendo da una memoria misera si ritrova l'infanzia, la consapevolezza vera di cosa fosse, una calma placida per niente ossessiva.
Ho finito "La morte del padre" tra le altre cose. Ok, bello, però neanche quello che mi aspettavo. Mi è sembrato che di sotterraneo, crudele, sincero, ci fosse ben poco. Si rimane tantissimo sulla superficie delle cose, e sinceramente mi aspettavo qualcosa di più, considerando anche il fatto che lo stile mi ha fatto cadere ai suoi piedi tempo due secondi. Però no, pensavo proprio meglio. 

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