Monthly favourites | maggio

Oh, ma ho letto un sacco di roba a maggio! Andiamo con ordine. 

 

Al di là del nero, Hilary Mantel (Fazi). Ci sono prima di tutto gli spiriti. Da temere, da rispettare più che compatire. E poi ci sono Alison e Colette. Due persone che non riescono mai a ottenere davvero ciò che hanno bisogno da loro stesse.
Ma di questo romanzo ne parleremo meglio a breve. 


The Yellow Wall-Paper, Charlotte Perkins Gilman (Penguin). Straniante e terrificante a livelli meravigliosamente crudeli.

 

Canto della pianura, Kent Haruf (NN Editore). Qui un clamoroso delirio post lettura. 

Come funzionano i romanzi, James Wood (Mondadori). La narrativa è funzionale alla realtà. Un tutoraggio dialettico. Dettagli, immedesimazione, il romanzo suggerisce che c'è sempre qualcosa di più. Perché c'è davvero.


Ci sono state altre ottime letture, come il secondo volume della Saga della Torre Nera o il penultimo della Saga di Prydain, ma penso che in entrambi i casi il meglio debba ancora arrivare.  Sto cercando in effetti di terminare alcune saghe, fallendo miseramente iniziandone di nuove (I Regni del fuoco di Tui T. Sutherland, i Lungavista di Robin Hobb, e poi, per non farsi mancare niente, Terry Pratchett).

"Tre giri dovrebbero bastare".

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