Monthly favourites | agosto.

Un mese distruttivo, terribilmente pieno di turisti, facce accaldate, distrazioni, e libri angosciosi e bellissimi. Volevo farlo e l'ho fatto, rendendomi conto una volta per tutte che la narrativa che comprende elementi horror, surreali, stranianti e crudeli è quella che più mi fa star bene e mi tiene in costante esercizio mentale. 

  • Doctor Sleep, Stephen King. Come ho già detto qui, perché leggerlo? Beh, perché no? Non c'è pedanteria verso il passato, nessuna ossessione infilata ad hoc per ricordarci che sì, è proprio lui, Dan Torrance. O meglio, lo è, ma nella misura che gli spetta. Le storie continuano, il passato resta passato ma quando si ha la luccicanza si è comunque "speciali" come dice Abra Stone. I puntini che vengono uniti riescono a creare l'ennesimo piano mostruoso e violento (stavolta proprio tanto) frutto sia dell'uomo che delle circostanze che favoriscono la crescita dismisura della sua crudeltà. L'unica cosa che rimpiango è Rose. Per essere la Regina di Castel Inferno, alla fine, speravo meglio.
  • I racconti del Necronomicon, H.P. Lovecraft. Letto per ripassare un po' la situazione in vista della lettura in inglese dei racconti del Necronomicon. Insomma, devo dire davvero qualcosa? Tra l'altro ho recuperato "I sogni nella casa stregata" e mi sono resa conto con orrore (in tutti i sensi) che enorme lacuna fosse non averlo ancora letto. Un raccapriccio perfetto.
  • Lunar Park, Bret Easton Ellis. Geniale. Possiamo tranquillamente dire che "ogni storia d'amore è una storia di fantasmi". 
    Infimo, spettrale e corrosivo.
Come ho detto, un mese all'insegna della sanità mentale e della sobrietà questo. Psicanalizzatemi pure.

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