Collaborazioni #1, Sherlock, terza stagione.

Prima collaborazione con il (meraviglioso) blog Sangue d'inchiostro. Ogni occasione per sparlare e criticare è ottima si sa. 

Brillante.
E qua potremmo chiudere la recensione, salutarci e farci montare un altro po' di sano hype per la prossima stagione. Perché è quello, insieme all'esaltazione e alla piacevolezza ormai ben orchestrata in battute al vetriolo e a delitti apparentemente insolubili, che Sherlock anche questa volta ci ha dato. La terza stagione della serie targata BBC dove i meravigliosi Benedict Cumberbatch e Martin Freeman impersonano la più nota coppia di risolutori del crimine non ha fallito neanche stavolta, dopo un'attesa di ben due anni. Due anni dove, tecnicamente, Sherlock era morto, John si rotolava nel lutto e nella rabbia, un gruppo di fan aspettava il suo ritorno (non solo quelli del canone, ma anche i fan della serie). 
Ovviamente Sherlock torna con tutta la naturalezza e la tipica "insensibilità" che gli spetta nel primo episodio di questa stagione, costruito appunto intorno al suo ritorno e allo shock di John, alla sorpresa di tutti quanti, ai cambiamenti avvenuti. E ovviamente insieme alla prima azione del nuovo villain. Sherlock torna brillante, irritante, intraprendente ma già leggermente più umano, cambiato dopo un volo che (non sapremo mai come veramente) non lo ha ucciso. Di fatto il cambiamento in un essere leggermente più umano da sociopatico iperattivo ai massimi livelli sembra un ingrediente base di questa terza stagione, e la cosa si traduce in alcuni misteri ben deducibili (vedi quello del primo episodio) e in una leggerezza che si insinua in alcuni campi prima molto più crudelmente farciti dell'insensibilità del Detective di Baker Street. (Continue...)

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