Monthly favourites | gennaio

Benissimo, il primo mese di questo nuovo anno è finito e non è neanche andato così male (complice il fatto che ormai io e Alessio produciamo dell'ottimo limoncello fatto in casa presumo). 
Comunque. 


 

L'anno è iniziato meravigliosamente perché ho terminato la lettura de I fratelli Karamàzov. Gli elementi sono i soliti, chiaro. Nomi impossibili(qualcuno mi spieghi perché Agrafena Alexandrovna diventa Grusenka), puri di cuore, delitti, denaro (tremila rubli, tremila rubli, tremila rubli). E su tutti i Karamàzov che sono tutto, qualsiasi cosa, l'umanità e tutto ciò che la circonda. La passione, l'inganno, la paura, l'amore. Una storia di un sangue che è poi quello di tutti quanti, di tutti i puri e di tutti i crudeli.

Poi è continuato ancora meglio, visto che la prima vera lettura dell'anno è stata On Writing di Stephen King. Perfetto. Semplicemente perfetto (scusa Steve, ho usato un avverbio). King è un grandissimo narratore e si vede, si sente sopratutto, sempre. Uno di quei libri da rileggere ogni volta che si ha quella brutta stretta allo stomaco. E non per avere qualche consiglio sulla buona scrittura, o meglio, non solo per questo. Sopratutto per capire, andare a fondo alle cose, scandagliare le infinite possibilità e accorgersi che in fondo è tutto quanto nelle nostre mani. Non lo so spiegare bene come Stephen, quindi procuratevi questo libro e custoditelo preziosamente. 
Ah, prima volta in vita mia in cui sono stata tentata di deturpare un libro con sottolineature e segni vari. Ho resistito, ma è stata dura.


 

Per I capelli di Harould Roux vi rimando qui

Pasto Nudo, lettura vincitrice. Una sadica Corte dei Folli.
Un libro assolutamente necessario.


In un paese bruciato dal sole di Bill Bryson. A breve qualche opinione più precisa. Ma sappiate che questo libro è bellissimo, e che dell'Australia non ne sappiamo proprio un bel niente.

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