A parte l'orripilantemente imbarazzante "Forbidden" (ragazzi, ma neanche col buon vecchio trucco dell'incesto ce la facciamo? Direi di no), le mie letture sono state molto buone.
Ho saltellato un po' qua e là, a caso, ispirata da niente che non fosse la noia o il bisogno di starmene attenta e vigile con il naso appiccicato alle pagine.
- Last days of California, Mary Miller. Prendete due cose che vengono raccontate un sacco di volte (gli americani ne vanno ghiotti): road trip e adolescenti che pensano troppo. Prendete questi due elementi e tirateli, maltrattateli, spogliateli e metteteci un po' di sana cattiveria. Ecco fatto. Bellissimo.
- Al mare, Eric de Kuyper. Un libro che sa di intonaco, sabbia tra i capelli (banalmente e giustamente), tovaglie pulite. Partendo da una memoria misera si ritrova l'infanzia, la consapevolezza vera di cosa fosse, una calma placida per niente ossessiva.